martedì 31 marzo 2015

N. 2 - I LUOGHI DI SAN FRANCESCO - La Porziuncola/ Santa Maria degli Angeli

Eccoci ad un altro luogo bellissimo ed importante circa la vita di San Francesco… la porziuncola: meravigliosa perla racchiusa dalla sua conchiglia che è la basilica di Santa Maria degli Angeli.

CONTESTUALIZZIAMO… PRIMA DI VISITARE!
Santa Maria degli Angeli è un santuario costruito su volere di Papa San Pio V tra il 1569 e il 1679 (quindi più di 100 anni ci sono voluti per completarne la costruzione) per proteggere la chiesetta della porziuncola e tutti i luoghi di San Francesco.
L’enorme madonna di bronzo posta in cima alla facciata è solo del 1930.
Piccola curiosità: la nonna del mio ragazzo mi ha raccontato che quando fu sistemata sulla chiesa, si era sparsa la voce che si muovesse e quindi da tutti i paesi vicini cominciarono un sacco di pellegrinaggi per vedere la madonna che si muoveva. In realtà non era vero.. solo che a stare con la testa all’insù per ore intere è abbastanza ovvio che sembra di veder muovere tutto! J
Perché visitare questo luogo?
La cappella prende il nome da il luogo su cui sorge che era denominato Portiuncola. Era una piccola chiesetta abbandonata situata in una zona boscosa dove erano rilegati tutti i lebbrosi della città di Assisi.
In Porziuncola San Francesco si trasferisce da Rivotorto, quando le persone che lo seguono cominciano ad essere troppe per quelle stalle dove stavano prima.

INFORMAZIONI UTILI:  
La basilica è molto comoda perché si trova subito dietro la stazione dei treni di Assisi.
Per chi arrivasse in macchina c’è un parcheggio gratuito in fondo al piazzale di fianco dell’albergo “Domus Pacis” veramente comodo.

Uno dei tanti conventi intorno alla basilica che ospitano pellegrini
Volevo inoltre segnalarvi che se venite da queste parti per più giorni, io consiglio sempre di sormire proprio a Santa Maria degli Angeli: i parcheggi sono molto comodi e gratuiti ed inoltre proprio dalla basilica passa l’autobus che porta alla basilica di San Francesco in paese.


La scritta a lato della basilica da cui partono i mattoni coi nomi delle persone che hanno fatto una donazione per la ricostruzione di Assisi dopo il terremoto del 1997. Seguendo i mattoncini si arriva ad Assisi a piedi .
uno dei conventi intorno alla Porziuncola che ospita i pellegrini
Orari delle Sante messe:
Santa Messa - Giorni feriali
mattino: 7.00, 8.00, 9.00, 11.00
pomeriggio: 18.00
Santa Messa - Giorni festivi
7.00, 8.00, 9.00, 10.00, 11.30, 17.00, 18.00
Confessioni
Dalle 6.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00
Vespro
ore 19:00


 DA VEDERE:

ü  La piazza antistante la basilica perché è stata progettata così proprio per ricreare l’idea della zona boschiva dove sorgeva la chiesetta. Dovete immaginare che i frati vivevano in capanne di paglia e legno.
    Quella che vedete in foto è La scritta a lato della basilica da cui partono i mattoni coi nomi delle persone che hanno fatto una donazione per la ricostruzione di Assisi dopo il terremoto del 1997. Seguendo i mattoncini si arriva ad Assisi a piedi


ü  La chiesetta  La risistemò proprio San Francesco. Quando a lui parlò il crocefisso dicendo: “Francesco va’ e ripara la mia casa che come vedi è in rovina” pensò di dover restaurare la chiesa fisica e quindi dopo San Damiano, concentrò le sue forze proprio sulla Porziuncola. Fermatevi, entrate, respirate l’enorme Grazia che c’è in quel luogo.


ü  Il transito Si tratta di un semplice vano in pietra in cui era situata l'infermeria del primitivo convento.
    San Francesco trascorre qui gli ultimi giorni della sua vita e deposto nudo sulla nuda terra, vi muore la sera del 3 ottobre 1226, dopo aver aggiunto gli ultimi versi al suo Cantico delle creature:
"Laudato sii mi' Signore, per sora nostra morte corporale da la quale nullo homo vivente po skappare: guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali; beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntate, ka la morte secunda nol farrà male".
Ogni anno, il 3 ottobre, verso il tramonto, si celebra qui solennemente la Commemorazione Nazionale del Transito del Santo, Patrono d'Italia.
Il giorno 3 di ogni mese, al termine della celebrazione dei Vespri i Frati della Porziuncola si recano processionalmente alla Cappella del Transito per commemorare la nascita al Cielo del Poverello d’Assisi[1].

ü  Il cortile delle rose Uscite dalla porta a destra della Porziuncola. Vi ritroverete in un corridoio con degli ospiti speciali J (no, non vi dico chi c’è nel corridoio.. dovete andare a vederlo!). dalle vetrate potrete vedere il roseto con la rasa canina assisienses che cresce solo alla Porziuncola (dopo spiego cosa è accaduto). Dal roseto, dopo avere sentito il continuo profumo di rosa, vi ritroverete nei corridoi del convento medievale dove nel periodo natalizio viene preparata una bellissima collezione di presepi provenienti da tutto il mondo.




E’ ACCADUTO: Più eventi sono accaduti durante il periodo di permanenza di Francesco alla Porziuncola:

ü  NUMEROSE APPARIZIONI DEL SIGNORE IN COMPAGNIA DELLA VERGINE MARIA

ü  IL PERDONO DI ASSISI
Nel 1216, in una visione, Francesco ottiene da Gesù stesso l'Indulgenza conosciuta come "Indulgenza della Porziuncola" o "Perdono di Assisi", approvata dal Papa Onorio III.

ü  VIENE FONDATO L’ORDINE DELLE CLARISSE
Il 28 marzo 1211, Chiara di Favarone di Offreduccio (Santa Chiara) scappa da Assisi e vi riceve dal Santo l'abito religioso, dando inizio all'Ordine delle Povere Dame (Clarisse).

ü  CAPITOLI DELLE STUOIE
Francesco radunava ogni anno i frati da tutto il mondo per discutere la Regola e rimanere tutti uniti nell’Amore in Cristo. Ancora oggi, ogni anno, i frati minori si incontrano per il Capitolo delle Stuoie.

ü  LA TENTAZIONE E IL ROSETO
Fortemente tentato Francesco si gettò nudo nei rovi confidando in Dio, indicando con ciò un atteggiamento nè di sfida nè dimostrativo di una presunta forza, capacità o follia.
Con la risolutezza di quell'atto, Francesco da un lato manifesta la propria lotta contro ciò che poteva separarlo da Dio, cioé il male a cui avrebbe potuto aderire. Su questo, quindi, tutti ci sentiamo richiamati alla nostra responsabilità circa la custodia delle virtù e la decisione nell'evitare il peccato, ciò che prima ancora di far male agli altri, fa male a chi lo fa.
Dall'altro, dato che non sta tutto nelle mani dell'uomo a cui dice il Signore "Senza di me non potete far nulla", Francesco esprime la sua totale confidenza in Dio che solo può salvare da ogni prova. Questa confidenza si traduce nella volontà di non evitare più ma nel vivere la stessa prova sapendo di non essere soli.
La salvezza, come avviene sempre in questi casi, venne da Dio che per prodigioso intervento mutò le rose rendendole, così come tutt'ora sono, senza spine: la prova vissuta come l'ha vissuta Francesco ha questa capacità di perdere le sue spine, ciò che spaventava prima di entrarci perde la capacità di fare quel male che minacciava, nella misura in cui si temeva.
La morte è l'ultimo roseto che ci si pone dinanzi e che se affrontato con questo totale affidamento può essere persino chiamata Sorella, come lo stesso Francesco l'accolse ancora dietro alla Porziuncola. Le spine del "trapasso" vengono meno per lasciar posto alla realtà più profumata di quel Transito che ci permette di tornare al Padre che ci ha creati per amore[2]

Preghiera:
O alto e glorioso Dio,
illumina le tenebre de lo core mio.
Et dame fede dricta, speranza certa e carità perfecta,
senno e cognoscemento, Signore,
che faccia lo tuo santo e verace comandamento. Amen.

1 commento:

  1. Sono stato in pellegrinaggio alla Porziuncola insieme a mio fratello con la guida del nostro parroco e non sapevo che questo roseto che ho visto lì era miracoloso perché da quando San Francesco si buttò nudo tra le spine per resistere alle tentazioni le rose fino ad oggi e solo là crescono senza spine.

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